AGGIORNAMENTO DALL’INDIA – 11 dicembre da namaste
Redazione 14 Dicembre 2020 In primo piano

AGGIORNAMENTO DALL’INDIA – 11 dicembre da namaste

L’India è tuttora il secondo paese al mondo per numero di casi e il terzo per numero di decessi ma gli ultimi dati confermano complessivamente un netto miglioramento nelle ultime settimane. Ciò nonostante molte delle famiglie che sosteniamo continuano ad essere in grande difficoltà ma cerchiamo di assicurare con i fondi che riceviamo la distribuzione di cibo e generi di prima necessità. Abbiamo però sempre bisogno del vostro aiuto e per questo vi invitiamo a contribuire in questa pagina https://www.namaste-adozioni.org/coronavirus-non…/.
Grazie di cuore❣️

Riceviamo da Vinod Kumar, vice-presidente di Namaste Wings to Fly, un breve report sulle problematiche della pandemia in Kerala.

La situazione causata dalla pandemia da Covid-19 è l’esperienza più terribile della mia vita. L’inizio in India risale al 20 gennaio 2020, con il primo caso positivo al Covid proprio qui nel nostro Stato del Kerala. Immediatamente sono state adottate misure preventive e limitazioni, una severa quarantena senza alcuna eccezione per pratiche religiose o altro, al fine di evitare il peggio. Con queste misure abbiamo affrontato bene inizialmente il diffondersi del contagio. Sfortunatamente però il contagio si è diffuso in tanti paesi del mondo e tanti indiani, di ritorno in India, hanno contribuito alla diffusione del virus in molte aree del Paese. Un altro elemento incontrollato di diffusione del virus è, per un Paese democratico come l’India, la tradizionale e numerosa partecipazione a cortei e scioperi con grandi assembramenti. Il primo vero lock down è stato proclamato dal 25 marzo. All’inizio, dopo il primo caso, il Governo del Kerala è riuscito a controllare bene la situazione. Il sistema sanitario è buono, infatti è stato lodato a livello internazionale. Gli operatori sanitari che vengono assunti sono ben addestrati, le infrastrutture e i materiali sono aggiornati, ci sono i medicinali e si lavora in sicurezza. Malgrado ciò la situazione è peggiorata e ci sono state molte vittime.

In Kerala, la pandemia ha colpito in particolare alcune categorie, i lavoratori a cottimo e il personale del settore privato. Nei due mesi di lock down totale, molti hanno perso il salario e poi, con lo stop di molti settori, anche il lavoro. Solo alcuni hanno ripreso a fare qualcosa, con un salario minimo, ma soprattutto nel settore privato molti hanno definitivamente perso lavoro e salario.

Le difficoltà che le famiglie sostenute da Namaste incontrano sono varie. Nella maggior parte dei casi si tratta di famiglie che vivono con lavori giornalieri di pulizie, agricoli, raccolta lattice, ecc. e che non hanno potuto lavorare nei mesi di lock down. Queste famiglie hanno ottenuto dei sussidi alimentari dal governo, ma necessitano anche di aiuto economico per tutte le altre spese.

In questi mesi Namaste ha aiutato molte famiglie, sia con generi di prima necessità, sia con supporti straordinari per altre urgenze. Scuole, università e altri centri educativi, come i nostri doposcuola, sono tutti chiusi da sei mesi. In sostituzione il Governo provvede alle lezioni online, ma l’efficacia non è uguale per tutti gli studenti e la loro istruzione ne risente. Per seguire le lezioni servono mezzi tecnologici che molte famiglie non hanno. Il Governo si serve della televisione per trasmettere le lezioni e ha fornito delle TV a qualche famiglia sprovvista. Ci sono anche molti studenti che avrebbero bisogno di uno smartphone per seguire le lezioni e non possono comprarlo. In entrambi i casi Namaste è riuscita, con l’aiuto dei sostenitori, a risolvere qualche problema.

Per Namaste lavorare in questo periodo è particolarmente difficile. Seguire le famiglie che aiutiamo a distanza e avere informazioni aggiornate non è semplice. Di solito i nostri operatori sociali si recano personalmente nelle case delle famiglie e riescono così a mantenere un rapporto costante. In questo modo si raccolgono informazioni, foto, disegni e altro da inviare ai sostenitori. Ora invece, in questa difficile situazione di pandemia, incontrare le famiglie è molto difficile e rischioso sia per loro che per noi. Cerchiamo di mantenere i contatti soprattutto via telefono, chiediamo informazioni sulle loro condizioni e insistiamo perché ci mandino foto e altre notizie di cui abbiamo bisogno. A chi non ha uno smartphone diciamo di andare da un vicino o da un amico per farsi aiutare e, in questa emergenza, tutti si dimostrano disponibili a cooperare per superare insieme le difficoltà.

Dal 2018 il Kerala ha dovuto affrontare già due disastrose inondazioni alle quali si aggiunge ora una pandemia. Il risultato è che da tre anni molte famiglie, qui in Kerala, lottano per sopravvivere.

VINOD KUMAR
Dicembre 2020

Riepilogo dati 11 dicembre 2020:
Coronavirus Cases: 9,814,064 – Deaths: 142,417 – Recovered: 9,309,031