
L’acqua è vita. Ma in alcuni villaggi dell’Angola, oggi, è anche pericolo da faggio vallombrosano
Nei villaggi dove il Faggio Vallombrosano opera da anni, l’acqua non è potabile, i servizi igienici non esistono e il colera sta tornando a colpire duramente. Le case – spesso poco più che rifugi improvvisati – non dispongono di gabinetti e la contaminazione è all’ordine del giorno. In queste condizioni, anche lavarsi le mani diventa un privilegio.
Questa malattia, spesso associata alla povertà estrema e alla mancanza di servizi igienico-sanitari adeguati, rappresenta una minaccia concreta per la salute dei bambini e delle loro famiglie.
Il colera si diffonde attraverso il contatto con feci e acqua infetta, e in contesti dove l’accesso a bagni sicuri o all’acqua potabile è limitato o inesistente, la sua diffusione è rapidissima. Un rischio enorme in comunità dove la consapevolezza igienica è bassa e le risorse scarse.
In molti dei villaggi, le abitazioni — se così possiamo chiamarle — non dispongono di latrine. Le famiglie, spesso numerose, vivono in capanne prive di ogni forma di comfort o protezione, e l’atto quotidiano di andare in bagno diventa un rischio sanitario.
Le nostre responsabili nei centri stanno lottando contro questa minaccia. Hanno avviato campagne di prevenzione rivolte a bambini e adulti. Stanno facendo il possibile per intervenire prima che sia troppo tardi:
organizzano lezioni sull’igiene per i bambini,
promuovono assemblee per sensibilizzare i genitori,
spiegano come trattare l’acqua con soluzioni igienizzanti.
Ma la sfida più grande non è solo logistica: è culturale. In molte famiglie, l’igiene personale non è percepita come una priorità. Il prodotto per trattare l’acqua costa 300 Kwanza al mese ( più o meno 0,50€), una cifra irrisoria per molti, ma non per chi vive con pochissimo. E ancora più difficile da affrontare quando l’interesse per l’igiene è basso, forse perché meno “urgente” di mettere qualcosa nel piatto.
Nel frattempo, il rischio aumenta. E con esso, il nostro impegno.
Sappiamo che la chiave è l’educazione. Stiamo formando piccoli “ambasciatori dell’igiene”: bambini e ragazzi che, dopo aver frequentato i corsi nei centri, portano a casa il messaggio e lo condividono con i familiari. In alcune famiglie, abbiamo già visto un cambiamento.
Il colera è una malattia crudele, ma non invincibile. Grazie al supporto dei nostri sostenitori e al coraggio delle nostre responsabili locali, stiamo costruendo una nuova consapevolezza.
Un futuro in cui anche nei villaggi più poveri dell’Angola l’acqua potrà diventare fonte di vita e non di malattia.
Cosa facciamo noi: la risposta del Faggio Vallombrosano
L’educazione all’igiene è uno dei temi a cui teniamo di più. Non è solo una questione sanitaria, ma un diritto fondamentale legato alla dignità e alla qualità della vita di ogni persona. Proprio per questo, attraverso il Progetto Denti Puliti, sosteniamo direttamente anche il Progetto Igiene della scuola di Kangandala, portando avanti attività di sensibilizzazione, distribuzione di materiali igienici e lezioni dedicate alla cura del corpo e alla prevenzione delle malattie.
Siamo consapevoli che, di fronte a emergenze come quella del colera, le risposte devono essere rapide, concrete e flessibili. Per questo, quando necessario, possiamo rafforzare il nostro intervento grazie anche alle donazioni non vincolate ricevute dagli Amici del Faggio e con il 5×1000. Queste ci permettono di agire con tempestività, là dove c’è più bisogno, sostenendo interventi mirati.
Ogni piccolo contributo è, come sempre, una goccia che può smuovere un oceano. E insieme, goccia dopo goccia, possiamo costruire un futuro più sano, consapevole e giusto.