Marco Orlando 13 Aprile 2015 Sosteniamo e condividiamo il futuro

#sosteniamoilfuturo e MAIS Onlus: giorno 5

SAM_1950Prima delle vacanze di Pasqua, il gruppo di “Sosteniamo e condividiamo il futuro” guidato da MAIS Onlus si riunisce per una nuova chiacchierata via skype con Makolo e Danielle, i due ragazzi che sostengono rispettivamente in Sud Africa e Brasile.

Poco dopo le 16 inizia il primo collegamento con Makolo. Martina e Federica raccontano all’amico africano un po’ di loro;  in particolare delle loro famiglie e della loro passione per i viaggi. Di fronte a Makolo, si sono poi succeduti Sara (che ha parlato dei piatti tipici italiani), Michele (che si è soffermato sui suoi consumi culturali, quindi musica, cinema e libri), Silvia e Arianna (che hanno raccontato un po’ della loro vita romana, delle loro passioni dei loro viaggi).

Makolo ascolta con attenzione, è incuriosito dalle vite di questo gruppo di sconosciuti così lontani, sia geograficamente che culturalmente, da lui; ma che per lui tanto hanno fatto e stanno facendo.

Terminata la chiamata con Makolo, i ragazzi ricevono quella di Danielle, pronti ad ascoltare un po’ della sua storia.

Danielle vive con i genitori e i suoi due fratelli gemelli, un maschio ed una femmina, di 19 anni. Dice di avere un buon rapporto con ogni membro della propria famiglia. Dopo tanti sacrifici, anche economici, è riuscita a realizzare il suo sogno di iscriversi all’università e nell’agosto di quest’anno si laureerà in psicologia.

Danielle parla un po’ del sistema scolastico brasiliano; terminati i primi anni di sino, corrispondenti al primo biennio delle scuole superiori in Italia, ha dovuto superare un esame difficilissimo per entrare nel sino medio, gli ultimi tre anni. Per superare l’esame è stato fondamentale l’aiuto economico della nonna, con il quale si è iscritta ad un corso preparatorio.

Dopo il “sino medio”, è stato il momento di affrontare il vestibular, proibitivo esame per l’accesso all’università. Danielle non ha mai smesso di impegnarsi nello studio ed è riuscita ad accedere alla formazione accademica nel 2010.

Una volta ottenuto il tanto agognato titolo di laurea, Danielle vorrebbe trasferirsi a San Paolo o a Mato Grosso, per frequentare le scuole di specializzazione in psicologia forense.

Prima di chiudere, la ragazza spende qualche parola per raccontare la sua esperienza presso l’Associazione Culturale Nino Miraldi, dove aiuta i ragazzi poveri a preparare gli esami di accesso all’università. “È una grande opportunità per aiutare la società in cui vivo” dice, “ed è un lavoro che dà la possibilità di fare qualcosa di concreto alla comunità stessa”.