Padova Capitale europea del volontariato. Il 5 dicembre la cerimonia conclusiva
Redazione 30 Novembre 2020 La Gabbianella in...forma

Padova Capitale europea del volontariato. Il 5 dicembre la cerimonia conclusiva

PADOVA – L’esperienza di Padova Capitale europea del volontariato 2020 “ci ha fatto capire che mettere al centro l’attenzione all’altro, lavorare insieme, farsi compagno di strada, promuovere politiche che favoriscano il buon vivere è un buon inizio che non potrà essere lasciato in mano al solo volontariato. Promuovere nuovi paradigmi, ripensare al nostro stare insieme, progettare un futuro sostenibile passerà da un lavoro quotidiano che vedrà impegnate le associazioni di volontariato che dovranno fare un salto di qualità pensando in grande e coinvolgendo e contaminando con il virus dell’impegno  cittadini, economia, imprese e politica”. Con queste parole Emanuele Alecci, presidente del Centro di servizio per il volontariato di Padova, traccia un primo bilancio dell’anno che si sta chiudendo e che ha visto per la prima volta una città italiana diventare Capitale europea del volontariato. Un’avventura avviata lo scorso dicembre, con il passaggio di consegne, e partita ufficialmente con la cerimonia ufficiale presieduta dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, lo scorso febbraio, quando ancora la pandemia era poco più di un’ombra in Italia, ma che ben presto avrebbe coinvolto tutto il paese costringendolo ad una dolorosa emergenza sanitaria e sociale.

Come sempre, sarà la Giornata internazionale del volontariato – che si celebrerà il prossimo 5 dicembre – a concludere l’anno da Capitale europea e a sancire il passaggio di testimone alla capitale del 2021, ovvero Berlino. La cerimonia si terrà online e sarà trasmessa dalle ore 15:45 alle 18 in diretta dal Teatro Verdi di Padova. Ad aprire l’evento due testimoni d’eccezione: Romano Prodi e Giovanni Moro. Con Prodi verrà ricordata la firma del “Patto per la solidarietà” avvenuta a Padova nel 1998, un importante protocollo di intesa tra il Forum terzo settore e il governo di allora, guidato dallo stesso Prodi. Giovanni Moro, sociologo e responsabile scientifico della Fondazione per la cittadinanza attiva, invece, porterà il suo sguardo critico ma costruttivo sull’universo del terzo settore e del volontariato odierno.
Ci saranno soprattutto i volontari e le loro testimonianze in rappresentanza delle 400 organizzazioni che hanno partecipato attivamente all’anno da Capitale europea del volontariato attraverso i percorsi partecipati dei 7 tavoli di lavoro. L’evento, presentato da Francesca Trevisi e Leandro Barsotti e ritmato da quattro musicisti live, proseguirà con altri interventi sui temi della comunità, della collaborazione, dell’inclusione e dell’impegno: dal filosofo Telmo Pievani, all’artista Antonella Ruggiero, da Andrea Pennacchi ai racconti di Stefano Massini.
“È stato l’anno di Padova Capitale europea del volontariato e ciò ha fatto percepire a molti cittadini l’importanza e l’esigenza di uno sviluppo da pensare e da realizzare in modo completamente nuovo – spiega Alecci -.  È chiaro a tutti che dopo questa dolorosa pandemia non sarà possibile ripercorrere strade conosciute che alla prova dei fatti non hanno dimostrato di essere sicure, eque e giuste a servizio dello sviluppo della nostra civiltà. L’inquietudine che ci sta accompagnando ci dovrà portare a scelte nuove e in profonda discontinuità con quanto fino ad ora eravamo abituati a fare. L’impoverimento di tante famiglie, l’aumento delle fragilità, la mancanza di lavoro, le profonde solitudini che purtroppo accompagneranno il dopo Covid dovranno infatti risvegliare la nostra ricerca di uscite di sicurezze al futuro. Non partiamo da zero”.

Volontariato protagonista anche di due premi consegnati proprio durante la cerimonia di chiusura. Si partirà con l’edizione 2020 del Premio Gattamelata con il riconoscimento consegnato ad un’associazione, un/a volontario/a, una istituzione e un’impresa. Sempre durante il 5 dicembre, ma in mattinata, verrà consegnato anche il premio Volontariato internazionale Focsiv giunto alla 27a edizione con due categorie speciali per un volontario di Servizio civile universale in Italia durante l’emergenza Covid-19 e per un volontario per l’emergenza Covid-19. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming. “Organizzare la Cerimonia di consegna nella Capitale europea del volontariato è tesa a ribadire una visione più ampia del ruolo del volontariato come costruttori di un’Europa più equa, più giusta, più accogliente ed inclusiva per tutti. Nessuno escluso.” ha spiegato Gianfranco Cattai, presidente di Focsiv.
Nella seconda parte della Cerimonia si aprirà lo sguardo all’Europa e agli 82 milioni di volontari riuniti in 2,8 milioni di organizzazioni non profit. Padova consegnerà così il testimone a Berlino, Capitale europea del 2021, mentre il Centro europeo per il volontariato proclamerà la città vincitrice per il 2022 tra le quattro candidate: Gorizia, la turca Smirne, la città portuale della Polonia Danzica e Madrid. Una giornata, inno all’impegno volontario e gratuito, che sarà ricordata anche dagli interventi di Sergio Mattarella, il premier Conte e dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
La partecipazione e le esperienze nate nel mondo del volontariato padovano in questi 12 mesi da Capitale europea, tuttavia, “non potevano essere racchiusi in un unico evento”, spiegano dal Csv di Padova, ed è per questo che lungo tutta la settimana, a partire dall’1 dicembre, si susseguiranno iniziative realizzate con mondi diversi. L’1 e 2 dicembre saranno giornate dedicate al tema del volontariato ambientale e dello sviluppo delle nostre città in ottica verde e sostenibile. “Volontari di fiume – Significati di un impegno civile per l’ambiente” è il titolo del convegno che si svilupperà martedì 1 dicembre, dalle 9.30 alle 17.30 promosso dall’Università degli Studi di Padova. Il 2 dicembre sarà il momento del Festival del paesaggio, inserito anche in FlorMart nella sua versione digitale. Mercoledì 2 dicembre alle 15 sarà proposto il convegno “Il paesaggio come opportunità” seguito da un reading di Andrea Pennacchi e sarà presentata la mostra fotografica frutto delle biciclettate fotografiche realizzate il 13 settembre dal tavolo ambiente e urbanistica. Più di 200 foto testimoniano gli spazi rigenerati e con potenzialità di rigenerazione urbana del nostro capoluogo di provincia. Il rapporto generativo tra profit e non profit, altro tema più volte richiamato nel corso dell’anno, sarà al centro di un webinar il 3 dicembre con Paolo Gubitta, professore ordinario di Organizzazione aziendale e Imprenditorialità all’Università di Padova e Nicola Cabria responsabile dei programmi e dei progetti di Human Fundation.
L’esperienza di Padova Capitale europea del volontariato, tuttavia, non terminerà con il 2020. Nel corso del 2021, infatti, non mancheranno attività di restituzione dei lavori realizzati, per raccogliere i frutti di un anno particolarmente intenso per il volontariato padovano. “Ricuciamo il nostro Paese – conclude Alecci -. Ripensiamo alle nostre convivenze. È l’impegno che facciamo nostro. I prossimi mesi in questa enorme fucina di esperienze, pensiero e progettualità che ha caratterizzato Padova Capitale saranno fondamentali. Lo faremo e riusciremo ad assumere questo ruolo fondamentale e innovativo del volontariato che diviene autorevole forza di civilizzazione”.
da: Redattore Sociale 25/11/2020