Redazione 8 Gennaio 2018 In primo piano

news da Un ponte per…

Quando abbiamo aperto in Iraq le nostre 3 cliniche sanitarie del progetto Zhyan per prenderci cura della salute delle donne era il 2014. Eravamo nel cuore dell’emergenza umanitaria causata dall’avanzata di Daesh.

In questi 3 anni, grazie allo splendido lavoro delle nostre dottoresse e infermiere, abbiamo assistito oltre 20.000 donne irachene, curde e siriane in fuga dalla guerra.

Oggi, però, il lavoro da fare è assicurarci che tutto questo duri anche in futuro. Per questo siamo felici che le nostre cliniche siano ufficialmente passate al Dipartimento per la Salute di Erbil, che proseguirà nel garantire a queste donne il loro diritto alla salute.

Senza l’impegno di Huda, Thuka, Aya, Miro e delle altre dottoresse e infermiere, appartenenti a diverse comunità ma che hanno fatto delle loro differenze la loro più grande forza, non ce l’avremmo mai fatta. Da oggi loro ce la faranno senza di noi, come è giusto che sia.

Questo è il futuro di pace, diritti e convivenza che abbiamo immaginato insieme alle comunità con cui camminiamo ogni giorno.