Redazione 13 Febbraio 2017 Segnalazioni

Le fiabe dei bambini profughi nei campi della Grecia

 

Amira è una principessa migrante che voleva conoscere il mondo. Si mise in viaggio, e arrivò sino in Grecia, dove trovò rifugio insieme con tante persone che avevano lasciato il loro Paese. Molte di loro erano poverissime, ma tutte sognavano di tornare nella loro terra natale. Amira decise che da quel momento in avanti avrebbe vissuto con gli altri migranti, perché era con loro che aveva trovato la felicità. La storia di Amira è stata raccontata da Jalia, Kanam, Amira, Marwa, Safia, Fatma, Judi, Rahaf, Yusra e Diana: bambini tra i 4 e i 14 anni che vivono nel campo militare di Oreokastro, vicino a Salonicco. La loro fiaba è solo una delle tante di “Travelling Tales – Fiabe migranti”, il libro nato da un progetto collettivo che raccoglie le storie inventate dai più piccoli nei campi profughi di Vasilika, Oreokastro e Lagadikia, che ospitano oltre mille persone ciascuno.

Il progetto è nato dall’idea di Debora de Pina Castiglione, ragazza brasiliana che ora si trova a Salonicco. Per prima cosa, Debora ha contattato organizzazioni e reti sociali impegnate nella ricerca di soluzioni alternative ai campi militari, “nocivi per le pessime condizioni di vita come anche per la condizione di isolamento ed esclusione che comportano”. Tra le associazioni che hanno collaborato, Micropolis Social Space for Freedom, rete di solidarietà autogestita con sede a Salonicco; Eko-Vasilika, spazio autogestito da volontari e situato fuori dal campo di Vasilika; Where is the Life e Arsis, che svolgono varie attività per i bambini nel campo militare di Lagadikia, “ma anche i molti individui che, singolarmente, hanno continuato a svolgere lavoro di accoglienza in modo indipendente, cercando soluzioni abitative in particolare per i casi più vulnerabili”, si legge sul profilo Facebook del progetto.

da Piattaforma Infanzia

Fonti: Redattore Sociale