Ciad, scavare un pozzo è come lavorare in miniera

sostegno a distanza in CiadL’apertura dell’ultima newsletter di Cesvitem, associazione che si occupa di sostegno a distanza in diversi paesi, apre con la situazione in Ciad “per non aspettare più le lacrime di Dio”.

Scrive l’associazione: “Il Cesvitem scende in campo al fianco della missione di Fianga per garantire l’accesso all’acqua a 33 villaggi. Tre diverse tipologie di pozzi per non dipendere più dalle stagioni delle piogge”.

Nonostante i progressi registrati negli ultimi anni, il 49% della popolazione ciadiana non ha un accesso costante e sicuro all’acqua. Nelle zone rurali la maggior parte delle malattie endemiche sono dovute alla scarsità d’acqua, anche a fini igienico-sanitari, e all’utilizzo di fonti non potabili.

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